Presso l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata è stato avviato uno studio clinico interventistico rivolto a pazienti oncologici a rischio di linfedema secondario degli arti.
Il linfedema rappresenta la complicanza di interesse riabilitativo più frequente in ambito oncologico. In Italia si registrano circa 40.000 nuovi casi ogni anno; tra questi la maggioranza è rappresentata da pazienti sottoposti a trattamenti oncologici per i tumori della mammella, della cute (melanomi), ginecologi e urologici.
Il linfedema è una patologia cronica con una spiccata tendenza all’evoluzione spontanea, caratterizzato da un accumulo di linfa nel tessuto sottocutaneo. Qualora trascurato può associarsi a differenti gradi di disabilità sia sul piano fisico sia psicologico con riduzione della qualità della vita.
Purtroppo la sottovalutazione del problema, ancora oggi molto diffusa nel territorio nazionale, può comportare una diagnosi tardiva quando oramai il linfedema è clinicamente manifesto, cioè quando il “gonfiore” è stabile e persistente in uno stadio clinico intermedio o avanzato.
Al contrario è importante sottolineare la valenza di innovativi percorsi di prevenzione primaria e secondaria del linfedema post-oncologico da anni avviati presso l’Unità di Oncologia dell’IDI, rivolti a tutti i pazienti affetti o a rischio di sviluppare il linfedema, per cercare di prevenire o almeno diagnosticare la patologia alle sue prime manifestazioni fornendo loro cure tempestive ed appropriate oltre che avviarli a programmi di educazione terapeutica e di adeguati stili di vita come ad esempio una corretta attività fisica ed una sana alimentazione.
Numerose evidenze scientifiche hanno dimostrato come una corretta alimentazione e la pratica di attività fisica sono importanti fattori nella prevenzione del linfedema che vede nell’aumento del peso corporeo e nella sedentarietà due dei principali fattori di rischio.
Scopo del Trial è quello di fornire a questa categoria di pazienti una presa in carico precoce che includa come trattamento di prima linea un programma di attività fisica progressiva integrata con la pratica del canottaggio. Ulteriori valutazioni clinico strumentali ed una serie di questionari standardizzati e validati sugli aspetti psicologici e sulla qualità della vita, saranno eseguiti prima, durante e al termine del programma di attività fisica che avrà una durata complessiva di 12 mesi.
In particolare, ognuno dei pazienti che deciderà di partecipare allo studio, verrà sottoposto ad una valutazione del sistema linfatico utilizzando una metodica di imaging funzionale denominata “Rest-Stress Intradermal Lymphoscintigraphy” che permette di valutare gli effetti dell’esercizio muscolare sul flusso linfatico.
Il progetto è promosso da IDI-IRCCS di Roma con la partnership scientifica della Fondazione IncontraDonna, del Policlinico Gemelli di Roma, dell’ospedale Cristo Re e molti altri centri di cura e ricerca…