Il 27 gennaio, in tutto il mondo, si celebra il Giorno della Memoria per commemorare le vittime dell’Olocausto.
Una ricorrenza che la comunità dell’Istituto Dermopatico dell’Immacolata, religiosa e laica, vive ricordando le virtu’ eroiche di Fratel Emanuele Stablum.
Religioso (non sacerdote), consacrato e primo medico della congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione.
«Tra il 1943 e il 1944 – ricorda padre Pusceddu, Presidente della Fondazione Luigi Maria Monti e Vicario Generale della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione – Fratel Emanuele aprì le porte dell’Ospedale dell’IDI ai perseguitati, salvando dalla deportazione oltre 100 persone tra cui 52 ebrei. Li nascose nell’ospedale vestendoli da frati o ricoverandoli come malati».
Proprio per questo gesto eroico lo stato di Israele ha dichiarato Emanuele Stablum «Giusto tra le Nazioni» e ne conserva la memoria allo Yad Vashem di Gerusalemme. Nel suo operare Stablum «era capace di unire fede e professionalità, impegno nella vita religiosa e nel servizio medico con uno sguardo sempre attento ai confratelli, agli ammalati e ai suoi collaboratori».
Una vita di «integrità morale», che è stata «di esempio per tutta la comunità religiosa.
Per tutti, pazienti o terapeuti, ha concluso Padre Pusceddu – l’esempio di Stablum è un invito a non fermarsi a quello che si vede, mantenendo salda la centralità della persona in ogni situazione, a maggior ragione quand’è fragile. Come ricorda sempre Papa Francesco .”
Dal 16 marzo 2000 la salma di Stablum è stata traslata dal cimitero del Verano all’interno della chiesa dell’Istituto Dermopatico dell’Immacolata. Il 24 aprile 2021 Papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto con cui Fratel Emanuele Stablum venne dichiarato “Venerabile”.