Inaugurazione della mostra “La storia di Luigi e dei suoi compagni”

In vista del bicentenario dalla nascita del Beato Luigi Maria Monti, l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata inaugura una mostra che celebra la vita e le opere di una figura eccezionale.

Intitolata “La storia di Luigi e dei suoi compagni”, l’esposizione non solo onora il fondatore della Congregazione dei Figli dell’Immacolata, ma rivela anche il legame profondo tra il Beato Monti e il Dott. Fratel Emanuele Stablum, il cui 74° anniversario della morte ricorre il 16 marzo.

Il Beato Luigi Maria Monti, nato nel 1825 a Bovisio Masciago (MB), ha testimoniato fin da giovane una profonda sensibilità e un impegno senza riserve verso i bisognosi. Dopo aver abbracciato la vocazione religiosa, Monti dedicò la sua vita al servizio degli altri, distinguendosi per la sua dedizione verso i malati e i giovani. La mostra, che illustra in particolare gli anni giovanili del Beato Monti, evidenzia la sua determinazione e lungimiranza nel dedicarsi al servizio degli infermi.

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La mostra infatti, oltre a celebrare la figura del Beato Monti, evidenzia anche il ruolo di Fratel Emanuele Stablum che rivoluzionò l’approccio alle cure dermatologiche presso l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata. Documenti, fotografie e testimonianze, intendono illustrare come l’eredità spirituale e l’impegno sociale del Beato Monti abbiano ispirato non solo la nascita dell’Istituto, ma anche l’impegno straordinario verso i malati di Fratel Stablum.

Uno degli elementi centrali della mostra è l’illustrazione del concetto di “umanizzazione della medicina”, un principio caro sia al Beato Monti che a Fratel Stablum. Questo concetto, incarnato nell’approccio olistico alla cura del paziente, continua a guidare il lavoro dell’Istituto e a ispirare coloro che vi operano.

 

Un’importante eredità

La mostra offre un’opportunità unica per riflettere sulle sfide del passato e del presente nel campo della salute e della solidarietà umana, invitandoci a considerare il potere trasformativo della compassione e della dedizione nel servizio agli altri, riflettendo sulle vite di Monti e Stablum. Celebra l’eredità duratura del Beato Luigi Maria Monti e del Dott. Fratel Emanuele Stablum, evidenziando come il loro esempio continui a ispirare e guidare coloro che si dedicano al servizio degli altri, sia nell’ambito medico che in quello sociale. L’inaugurazione di questa mostra rappresenta non solo un momento di commemorazione e celebrazione, ma anche un’occasione per rinnovare l’impegno verso la compassione, la solidarietà e la cura del prossimo.