Nuovo progetto educativo per la gestione del linfedema: un approccio innovativo

Nuovo progetto educativo per la gestione del linfedema: un approccio innovativo

In Italia, il linfedema rappresenta una delle complicanze più frequenti e impegnative nel panorama oncologico, con oltre 40.000 nuove diagnosi annuali. In risposta a questa crescente sfida sanitaria, la Fondazione per la Medicina Personalizzata (FMP) ha annunciato il lancio di un progetto pionieristico dedicato al linfedema. Un innovativo percorso di educazione terapeutica strutturato in collaborazione con la Fondazione Luigi Maria Monti e l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata (IDI)-IRCCS di Roma. Un programma che mira a migliorare la qualità della vita dei pazienti e a ridurre il carico economico sul sistema sanitario.

 

Il percorso educativo e terapeutico del linfedema

L’obiettivo di questo progetto è seguire 500 pazienti oncologici per cinque anni, guidati da un team multidisciplinare composto da medici, chirurghi, fisioterapisti, psiconcologi, radiologi, nutrizionisti, genetisti e bioinformatici. Questi specialisti sono impegnati a fornire un supporto completo e mirato ai pazienti, educandoli a gestire il linfedema in maniera efficace.

Il linfedema, che si manifesta con sintomi quali gonfiore e ispessimento dei tessuti, può evolvere causando infezioni batteriche e disabilità fisiche e psicologiche, incidendo profondamente sulla qualità della vita dei pazienti. “Il linfedema degli arti non è solo un problema di salute secondario o un semplice danno estetico. Tende a svilupparsi in modo diverso nei pazienti e può manifestarsi anche anni dopo l’operazione chirurgica,” spiega la Dott.ssa Federica De Galitiis, Direttore dell’UOC di Oncologia dell’IDI di Roma.

 

Importanza della prevenzione e autogestione

Il percorso è progettato non solo per trattare il linfedema ma anche per prevenirne l’insorgenza. “Intendiamo migliorare la qualità della vita e al tempo stesso ridurre il peso della malattia sui sistemi sanitari,” afferma il Prof. Paolo Marchetti, Presidente della FMP e Direttore Scientifico dell’IDI. La gestione del linfedema richiede un approccio integrato e proattivo, che la Fondazione Luigi Maria Monti e l’IDI stanno promuovendo con grande impegno.

Il programma è un modello di cura che promuove la prevenzione e l’autogestione del linfedema. Questo approccio mira a ridurre i costi diretti e indiretti legati alla malattia e a diminuire la frequenza e la gravità degli episodi acuti, alleggerendo così il carico di lavoro degli operatori sanitari.

 

Nuovo progetto educativo per la gestione del linfedema

Visione a lungo termine e impatto del progetto

Con il sostegno dell’IDI e della Fondazione Luigi Maria Monti, il percorso di educazione terapeutica rappresenta un modello di riferimento nella gestione delle complicanze oncologiche in Italia. “Vogliamo arrivare a un nuovo Percorso basato su un approccio proattivo alla cronicità. È essenziale la sinergia di azione tra il personale medico-sanitario, i pazienti, i caregiver e le associazioni dei malati che insieme diventano parte integrante ed attiva di un percorso assistenziale condiviso,” aggiunge la Dott.ssa Annarita Panebianco, Direttore Sanitario dell’IDI di Roma.

In conclusione, il nuovo percorso offre una strategia concreta per affrontare una delle sfide più pressanti nel campo dell’oncologia moderna. Questo programma evidenzia l’impegno dell’IDI e della Fondazione Luigi Maria Monti nel promuovere la salute e il benessere dei pazienti attraverso l’innovazione e l’educazione.