Un nuovo protocollo terapeutico per le ulcere croniche degli arti inferiori, messo a punto dal Dr. Corrado Cirielli, titolare dell’incarico di Alta Specializzazione per la cura del Linfedema e Flebolinfedema presso l’IDI di Roma, segna un’importante svolta nelle strategie di cura.
La nuova terapia utilizza un unguento contenente Tobramicina (0,3%) applicato giornalmente sulle ulcere croniche agli arti inferiori. Questo trattamento ha evidenziato un immediato miglioramento nei pazienti, con guarigione entro tre mesi. I dati hanno poi registrato una riduzione dell’infiammazione e del dolore portando all’eradicazione del Pseudomonas aeruginosa, il batterio, resistente agli antibiotici, che causa la persistenza e la mancata guarigione delle lesioni cutanee.
I risultati e il nuovo approccio terapeutico sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista “Experimental Dermatology”.
Lo studio sulle ulcere cutanee degli arti inferiori
Le ulcere croniche agli arti inferiori colpiscono l’1%-2% della popolazione e non mostrano segni di guarigione dopo l’applicazione delle tradizionali terapie. Le ulcere croniche agli arti inferiori rappresentano una condizione fisica estremamente debilitante e comportano gravi implicazioni sulla qualità della vita dei pazienti.
La causa della persistenza e mancata guarigione di queste lesioni è quasi sempre dovuta a sovrainfezioni batteriche, in particolare da parte dello Pseudomonas aeruginosa, un batterio molto pericoloso e resistente agli antibiotici.
Lo studio, condotto presso l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata (IDI-IRCCS) di Roma in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, l’Università degli Studi di Salerno e Kelyon di Napoli, ha mosso i primi passi proprio da una prevalutazione delle infezioni batteriche nelle ulcere degli arti inferiori.
Tra il 2018 e il 2022 infatti sono stati raccolti 3798 campioni da ulcere alle gambe di 2239 pazienti. L’80% dei campioni ha mostrato una significativa colonizzazione batterica e circa un terzo delle lesioni ha confermato l’infezione da Pseudomonas aeruginosa resistente ai farmaci, ma sensibile alla Tobramicina nella maggior parte dei casi.
Il Dr. Corrado Cirielli, responsabile dello studio clinico, riferisce: “Cinque pazienti con ulcere croniche molto gravi e avanzate persistenti da più di 3 anni infette da Pseudomonas aeruginosa sono stati trattati, seguendo un protocollo off-label, con unguento contenente Tobramicina (0,3%) applicato giornalmente, mostrando un immediato miglioramento e guarigione entro 3 mesi. Già dall’inizio del trattamento la riduzione dell’infiammazione e del dolore ha fatto sperare i pazienti che, dopo anni di cure non risolutive, questa potesse essere la cura adatta alla loro grave patologia. In tutti i casi esaminati il nuovo protocollo di cura ha portato all’eradicazione dello Pseudomonas aeruginosa dalle ulcere.”
Questo trattamento innovativo e di facile utilizzo può rappresentare un passo importante verso una terapia domiciliare efficace delle ulcere infette da Pseudomonas aeruginosa , migliorando in maniera significativa la gestione dei pazienti, la loro qualità di vita e riducendo i costi sociali di questa patologia, aiutando per prevenire le malattie ospedaliere.
I risultati appena pubblicati a livello internazionale sono molto incoraggianti e potrebbero cambiare la pratica clinica per questi pazienti aprendo la strada a nuove applicazioni terapeutiche finora inesplorate.
Presso l’IDI di Roma sta iniziando un percorso clinico dedicato su un numero più grande di pazienti affetti da ulcere delle arti inferiori.