Il Prof. Mauro Picardo, dermatologo dell’IDI, ha presentato ieri al Senato un manifesto di 5 punti per affrontare e prendere in carico le esigenze di oltre 300 mila pazienti affetti da vitiligine, una patologia ad oggi ancora “sottovalutata dal Sistema Sanitario Nazionale”.
Come sottolineato dal Prof. Picardo, infatti, i pazienti che ne soffrono non dovrebbero essere considerati di “serie C”, in quanto questa patologia comporta un processo biologico simile a patologie molto più gravi come l’epatite o l’infarto.
In passato la vitiligine, dato il suo sviluppo indolore, è stata inquadrata come un disturbo estetico. Ma è proprio l’aspetto psicologico che dovrebbe indurre la comunità scientifica e il Sistema Nazionale Sanitario a non trascurare i pazienti.
La perdita del colore della pelle, come ha tenuto a ribadire il Prof. Picardo, è una perdita di “identità” che può portare il paziente a “perdere la capacità di interagire con gli altri”.
Terapie e prospettive future
Oltre al manifesto che pone al centro il paziente, il Professor Picardo ha condiviso gli importanti sviluppi scientifici e farmaceutici sulla vitiligine. In Europa è stata ufficialmente registrata la prima crema specifica per il trattamento della patologia, segnando un significativo passo in avanti. Altre sperimentazioni sono in corso, come farmaci sistemici che offrono prospettive incoraggianti per i pazienti.
Le prospettive future sono ancor più promettenti con le attuali sperimentazioni cliniche sui farmaci sistemici. Questi studi aprono la strada a nuovi approcci terapeutici che potrebbero rivoluzionare il trattamento della vitiligine nei prossimi anni. La ricerca scientifica si concentra non solo sulla gestione dei sintomi ma anche sulla comprensione approfondita delle cause alla base della vitiligine, al fine di sviluppare terapie più mirate ed efficaci.
Questi progressi scientifici sono di fondamentale importanza per offrire soluzioni più avanzate e personalizzate ai pazienti. La ricerca continua a gettare le basi per un futuro in cui la vitiligine possa essere gestita in modo più completo ed efficace, migliorando la vita dei pazienti.
Esposizione al Sole
Durante la conferenza stampa di presentazione del manifesto il Prof. Picardo ha risposto ad alcune domande anche sulla prevenzione. E’ stato posto l’accento sull’importanza di affrontare in sicurezza l’esposizione ai raggi solari in vista dell’estate. I pazienti affetti da vitiligine di solito tendono ad evitare l’esposizione al sole in quanto la diversa pigmentazione può comportare delle scottature.
Come è stato sottolineato la cautela all’esposizione dei raggi UV vale per tutti i tipi di pelle, ma con la giusta cautela, ha spiegato il Prof. Picardo, una “moderata” esposizione abbinata alle giuste terapie può rivelarsi addirittura utile al trattamento della vitiligine.
Vitiligine: cos’è, sintomi e cause
La vitiligine è una condizione cutanea cronica caratterizzata dalla perdita di pigmento nella pelle, causando la comparsa di chiazze bianche o depigmentate.
Questa patologia deriva da una risposta autoimmune in cui il sistema immunitario attacca erroneamente le cellule pigmentate della pelle, chiamate melanociti.
Nonostante la sua non pericolosità per la salute fisica, la vitiligine può avere un impatto significativo sul benessere psicologico e sulla qualità della vita dei pazienti.
Le cause esatte della vitiligine non sono completamente comprese, ma si ritiene che vi sia una combinazione di fattori genetici, autoimmuni e ambientali. L’aspetto distintivo della malattia è la comparsa di chiazze bianche irregolari sulla pelle, spesso in aree esposte al sole come il viso, le mani e le articolazioni.
La vitiligine può verificarsi in qualsiasi età e colpire tutte le etnie, ma è più evidente nelle persone con carnagione più scura. La condizione non è contagiosa, ma la stigmatizzazione sociale può creare sfide emotive per chi ne è affetto. La diagnosi di solito si basa sull’osservazione clinica, e non esistono cure definitive.
Tuttavia, negli ultimi anni, sono emerse terapie topiche e sistemiche che mirano a ripristinare la pigmentazione della pelle.
La gestione della vitiligine coinvolge spesso l’uso di creme corticosteroidi, fototerapia e, in alcuni casi, chirurgia di trapianto di melanociti. L’approccio terapeutico varia a seconda dell’estensione e della gravità delle lesioni.
La consapevolezza pubblica e la comprensione della vitiligine sono cresciute, ma rimane un bisogno critico di sensibilizzazione per sfatare miti e ridurre il pregiudizio nei confronti di chi vive con questa condizione.
Presso l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata è possibile accedere all’ambulatorio della Dermatologia Clinica per una visita approfondita sulla vitiligine: clicca qui