Acne

L’Acne è una patologia frequente nell’adolescente, che colpisce, con un processo infiammatorio, il follicolo pilo-sebaceo e che si manifesta con vari tipi di lesioni che vanno dal comedone (più conosciuto come punto nero) fino ad arrivare a quadri infiammatori più gravi caratterizzati da papule, pustole, noduli e cisti. Si localizza per lo più a viso e tronco e nel tempo assume un carattere cronico-recidivante, con peggioramento in particolare durante i mesi estivi a causa dell’esposizione al sole.
Interessa prevalentemente l’età adolescenziale (circa l’80% dei casi), con esordio alla pubertà ed ha una naturale tendenza alla remissione intorno ai 20-25 anni (più tardivamente nella donna) anche se nel 7% può protrarsi fino alla quarta decade di vita. Da qui la tendenza a definirla “acne volgare”, piuttosto che acne giovanile come nel recente passato.

 

PATOGENESI
La patogenesi dell’acne si definisce multifattoriale per la concorrenza di vari fattori che sono: la SEBORREA, la COMEDOGENESI e il MICROBIOMA.
Un ruolo fondamentale lo hanno gli ormoni androgeni, (testosterone, DHEA e Delta4-androstenedione) responsabili di una maggior secrezione sebacea e della cheratinizzazione della parte inferiore dell’infundibolo pilifero che associati ad un’aumentata adesività dei cheratinociti, provocano la formazione di un vero e proprio tappo che ostruisce l’orifizio follicolare con formazione del comedone. All’interno del comedone si trovano anche grassi e batteri, tra cui il Propionibacterium acnes il quale concorre a sua volta a creare infiammazione e, in una sorta di circolo vizioso, l’iperseborrea e la comedogenesi
Si reputa importante nell’eziologia dell’Acne il fattore GENETICO (la familiarità positiva raddoppia il rischio di sviluppare una forma medio-grave) e il fattore AMBIENTALE, in particolare l’alimentazione (influenza negativa di latticini e prodotti ad alto indice glicemico che aumenterebbero la sebogenesi) ed il tabagismo

 

QUANTI TIPI DI ACNE ESISTONO?
In base al tipo di lesione preponderante e alla sua estensione (viso, dorso) si individuano 4 tipi di acne:

  1. lieve o comedonica (con prevalenza di comedoni);
  2. papulo – pustolosa (è la forma più frequente con prevalenza di papule e pustole);
  3. nodulo – cistica (<10% dei casi, con noduli e cisti sottocutanee che possono provocare esiti cicatriziali);
  4. fulminans (nodulare acuta, febbrile e ulcerativa) la forma più grave di acne, con lesioni nodulo-cistiche, che possono evolvere in ulcerazioni e associarsi alla comparsa di febbre, dolori articolari e muscolari, che perdura fino ai 30 anni, lasciando gravi esiti cicatriziali.

Esistono poi altre forme meno comuni come l’acne iatrogena (causata da alcuni farmaci), l’acne neonatale o l’acne da cosmetici.

 

LA DIAGNOSI

Prevede da parte del dermatologo un’accurata visita che porti all’identificazione del tipo di lesione preponderante ed un’anamnesi approfondita che porti ad un percorso in grado di stabilire se ci siano altre patologie concomitanti soprattutto di natura endocrinologica. Sarà quindi fondamentale valutare:

  • il tipo di acne (comedonica, papulo-pustolosa, nodulo cistica, nodulare, conglobata)
  • la severità dell’acne diagnosticata (lieve, moderata, severa)
  • la presenza eventuale (in pazienti donne) di condizioni associate, come patologie ovariche o surrenaliche, ovaio micropolicistico (PCO).

 

TERAPIA

Dal momento che l’acne è una malattia cronica del follicolo pilo-sebaceo ed ha diverse cause scatenanti, è importante che la terapia preveda una fase di attacco ed una di mantenimento, agendo su più fronti, con interventi proporzionati alla gravità clinica. E’ sempre raccomandata un’adeguata pulizia della cute, 2 volte al giorno, utilizzando detergenti delicati con poiché una detersione aggressiva potrebbe paradossalmente stimolare l’iperseborrea ed un’alterazione del microbioma.

 

TERAPIA LOCALE

Una terapia topica è indicata nelle forme lievi (come l’acne da ritenzione e l’acne infiammatoria lieve) e prevede l’utilizzo di:

  • retinoidi topici in grado di normalizzare il processo di cheratinizzazione (tretinoina 0,05%, tazarotene, adapalene)
  • benzoil-perossido (1%, 5%, 10%) dotato di azione antibatterica
  • antibiotici topici come eritromicina e clindamicina, spesso utilizzati in associazione con retinoidi e benzoilperossido
  • acido Azelaico 20% con attività cheratolitica e antinfiammatoria.

 

TERAPIA SISTEMICA

È indicata nelle forme da moderata a grave sempre in associazione alla terapia locale e prevede l’uso di:

  • antibiotici macrolidi (eritromicina), tetracicline (doxiciclina, minocillina, limeciclina) in caso di forme papulo-pustolose
  • isotretinoina (derivato della vitamina A) per le forme nodulo-cistiche, farmaco molto valido ma che necessita un attento monitoraggio del paziente e, per la donna, di terapia anticoncezionale a causa dell’alto rischio di teratogenigità;
  • ormonoterapia anti-androgenetica (ciproterone acetato, estrogeni)
  • spironolattone
  • zinco gluconato.

 

ACNE E SOLE

L’esposizione al sole ha una duplice funzione; da un lato può determinare un miglioramento del quadro clinico, probabilmente grazie all’azione antisettica e immunosoppressiva degli UV e all’effetto estetico dell’abbronzatura; dall’altro è facile riscontrare a fine estate un peggioramento (effetto rebound) dell’obbiettività clinica legato soprattutto all’ispessimento dello strato corneo che favorisce la chiusura e l’infezione dei follicoli. Buona norma, quindi, è quella di applicare costantemente durante la fotoesposizione una crema protettiva con un SPF di almeno 30 e favorire l’esfoliazione utilizzando prodotti a base di cheratolitici in grado di rinnovare e normalizzare la cute.

L’unità operativa semplice di Dermatologia clinica correttiva e del benessere comprende ambulatori specializzati rivolti a pazienti affetti da patologia degli annessi (capelli e unghie), acne e pazienti che necessitano di usufruire di dermatologia estetica e correttiva.

Tale servizio si avvale di specifiche competenze dermatologiche affrontando con un approccio multidisciplinare (ginecologo, endocrinologo, chirurgo plastico) le molteplici problematiche e le relative terapie.