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#Vitiligine
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Caricato il 5 Aprile, 2024
Durata 4 min e 06 sec

La vitiligine è una patologia cutanea cronica caratterizzata dalla perdita di pigmento nella pelle, causando la comparsa di chiazze bianche o depigmentate. Il Prof. Mauro Picardo, Dermatologo presso l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata, approfondisce le caratteristiche della vitiligine e presenta i nuovi approcci terapeutici e il percorso di cura multidisciplinare presente in Istituto.

 

Vitiligine: sintomi e cause

Questa patologia deriva da una risposta autoimmune in cui il sistema immunitario attacca erroneamente le cellule pigmentate della pelle, chiamate melanociti.

Nonostante la sua non pericolosità per la salute fisica, la vitiligine può avere un impatto significativo sul benessere psicologico e sulla qualità della vita dei pazienti.

Le cause esatte della vitiligine non sono completamente comprese, ma si ritiene che vi sia una combinazione di fattori genetici, autoimmuni e ambientali. L’aspetto distintivo della malattia è la comparsa di chiazze bianche irregolari sulla pelle, spesso in aree esposte al sole come il viso, le mani e le articolazioni.

Può verificarsi in qualsiasi età e colpire tutte le etnie, ma è più evidente nelle persone con carnagione più scura. La condizione non è contagiosa, ma la stigmatizzazione sociale può creare sfide emotive per chi ne è affetto. La diagnosi di solito si basa sull’osservazione clinica, e non esistono cure definitive.

Tuttavia, negli ultimi anni, sono emerse terapie topiche e sistemiche che mirano a ripristinare la pigmentazione della pelle.

La gestione della vitiligine coinvolge spesso l’uso di creme corticosteroidi, fototerapia e, in alcuni casi, chirurgia di trapianto di melanociti. L’approccio terapeutico varia a seconda dell’estensione e della gravità delle lesioni.

La consapevolezza pubblica e la comprensione della vitiligine sono cresciute, ma rimane un bisogno critico di sensibilizzazione per sfatare miti e ridurre il pregiudizio nei confronti di chi vive con questa condizione.

Presso l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata è possibile accedere all’ambulatorio della Dermatologia Clinica per una visita approfondita sulla vitiligine: clicca qui

 

Terapie e prospettive future

In Europa è stata ufficialmente registrata la prima crema specifica per il trattamento della patologia, segnando un significativo passo in avanti. Altre sperimentazioni sono in corso, come farmaci sistemici che offrono prospettive incoraggianti per i pazienti.

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Le prospettive future sono ancor più promettenti con le attuali sperimentazioni cliniche sui farmaci sistemici. Questi studi aprono la strada a nuovi approcci terapeutici che potrebbero rivoluzionare il trattamento della vitiligine nei prossimi anni. La ricerca scientifica si concentra non solo sulla gestione dei sintomi ma anche sulla comprensione approfondita delle cause alla base della vitiligine, al fine di sviluppare terapie più mirate ed efficaci.

Questi progressi scientifici sono di fondamentale importanza per offrire soluzioni più avanzate e personalizzate ai pazienti. La ricerca continua a gettare le basi per un futuro in cui la vitiligine possa essere gestita in modo più completo ed efficace, migliorando la vita dei pazienti.

#Istopatologia
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Caricato il 13 Marzo, 2024
Durata 2 min e 30 sec

L’istopatologia è una branca della medicina che si occupa dello studio delle alterazioni cellulari e tessutali. Il Dr. Siavah Rahimi, Direttore dell’Unità Operativa Complessa del laboratorio di istopatologia dell’Istituto Dermopatico dell’Immacolata, illustra e delinea il ruolo centrale dell’istopatologia e dell’anatomia patologica nella diagnosi e nella prevenzione delle patologie e delle condizioni cliniche complesse.

 

Il ruolo cruciale dei laboratori di istopatologia

I laboratori di istopatologia sono il cuore della diagnosi medica. Tecnici specializzati e patologi lavorano insieme per analizzare i campioni di tessuto, fornendo informazioni cruciali ai medici per la gestione e il trattamento dei pazienti.
L’esame istopatologico inizia con la ricezione dei campioni dai reparti clinici. I campioni vengono quindi preparati attraverso una serie di procedure prima di essere osservate al microscopio.

 

Gli esami di anatomia patologica

La tempistica per un esame istologico può variare a seconda della complessità del caso e della priorità assegnata dal medico richiedente. Tuttavia, in genere, il processo completo può richiedere da alcuni giorni a una settimana.
Gli esami di anatomia patologica si suddividono in diverse categorie, ciascuna delle quali fornisce informazioni uniche sulla natura e la gravità della malattia.

 

Istopatologia e prevenzione

Oltre a diagnosticare le malattie, l’istopatologia riveste un ruolo fondamentale nella prevenzione. La diagnosi tempestiva e accurata delle condizioni precancerose, ad esempio, consente interventi precoci che possono salvare vite e migliorare la qualità della vita dei pazienti.
L’istopatologia rappresenta un pilastro fondamentale della medicina moderna, fornendo una panoramica dettagliata delle condizioni patologiche attraverso l’analisi microscopica dei tessuti. Grazie alla sua precisione e affidabilità, questa disciplina continua a guidare la diagnosi, il trattamento e la prevenzione delle malattie, garantendo un futuro più sano per tutti.

#Angiomi
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Caricato il 2 Febbraio, 2024
Durata 4 min e 09 sec

Gli angiomi rappresentano un vasto gruppo di anomalie vascolari, comprendendo sia tumori vascolari che malformazioni vascolari. Il  Dr. Giuseppe Bianchini, specialista in Chirurgia Vascolare presso l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata, esamina e  approfondisce le cause, i sintomi e le cure multidisciplinari disponibili per affrontare queste rare malattie congenite.

Cosa sono gli angiomi?

Sono comunemente noti come anomalie vascolari, suddivise in due categorie principali secondo la classificazione dell’ISSVA:

  1. Tumori vascolari: come suggerisce il nome, sono patologie tumorali dei vasi sanguigni. Possono essere di natura benigna (emangiomi), più raramente di natura maligna (emangioendoteliomi, angiosarcomi).
  2. Malformazioni vascolari: sono patologie malformative dei vasi sanguigni. A seconda dei vasi coinvolti, si distinguono diversi sottotipi che presentano caratteristiche differenti e quindi richiedono trattamenti differenti: malformazioni capillari, venose, linfatiche, artero-venose, miste o combinate.

 

Quando compaiono?

Spesso gli angiomi sono già evidenti alla nascita, ma in molti casi possono avere una manifestazione tardiva: durante l’infanzia, in età giovanile o persino in età adulta. Ciò accade soprattutto per le malformazioni vascolari a localizzazione profonda, meno evidenti all’esame clinico esterno.

Alcuni tumori vascolari, detti “emangiomi neonatali”, mostrano una fase di crescita rapida che generalmente si protrae fino all’età di circa 1 anno e poi regrediscono lentamente nel volgere di alcuni anni.

Le malformazioni vascolari, essendo di natura “malformativa”, sono permanenti cioè persistono tutta la vita. Generalmente presentano una crescita moderata proporzionale allo sviluppo corporeo, anche se alcuni sottotipi (le malformazioni “artero-venose”) possono aumentare rapidamente di dimensioni.

 

Angiomi 2

 

Quali sintomi determinano gli angiomi?

A volte, al di là delle alterazioni estetiche, gli “angiomi” sono completamente asintomatici. Nelle forme più estese e profonde, il paziente può accusare sintomi molto intensi. I disturbi più frequenti sono il dolore e i problemi funzionali. 

 

Che complicanze possono causare?

Le anomalie vascolari possono causare diverse complicanze, anche molto gravi. Sono descritti nella letteratura medica vari eventi avversi come trombosi, embolie, emorragie, infezioni, ulcerazioni (piaghe) cutanee.

 

Gestione clinica e trattamenti

La gestione clinica degli angiomi è estremamente difficile per i seguenti motivi:

  • sono malattie rare, la cui conoscenza è tuttora parziale e incompleta
  • si tratta di patologie complesse, spesso molto estese, che possono coinvolgere diversi organi e apparati
  • sono patologie gravi, che possono causare notevoli danni estetici e funzionali nonché complicanze molto pericolose, anche letali
  • la diagnosi e il trattamento sono estremamente difficoltosi e richiedono una grande esperienza e una preparazione specifica nel campo degli “angiomi” (definibile “ultra-specialistica”).

Pertanto è necessario che il paziente sia preso in carico da un team multidisciplinare  costituito da diversi specialisti esperti nel settore.

Attualmente in Italia esistono pochissimi centri dedicati alle anomalie vascolari e per di più si tratta di Centri Pediatrici, che non possono fornire assistenza e cure ai pazienti maggiorenni.

L’Istituto Dermopatico dell’Immacolata può contare sull’esperienza ultra-specialistica maturata presso la UOC di Chirurgia Vascolare, che da numerosi anni si è dedicata elettivamente alla diagnosi e al trattamento delle anomalie vascolari.

Inoltre l’Istituto si avvale delle competenze specifiche nel campo degli “angiomi” di diverse figure professionali (Chirurghi Plastici, Dermatologi, Radiologi etc.) che, in sinergia tra loro, possono garantire lo svolgimento di un percorso diagnostico-terapeutico multidisciplinare di altissima qualità.

 

Scopri di più sul nostro centro dedicato: Centro angiomi, anomalie e malformazioni vascolari

#Tumorecolon-retto
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Caricato il 5 Dicembre, 2023
Durata 4 min e 50 sec

Il tumore del colon-retto rientra tra le forme più comuni di cancro, posizionandosi come la terza causa più frequente negli uomini e la seconda nelle donne. Secondo i dati più recenti del 2022, la percentuale di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi in Italia è del 65% negli uomini e del 66% nelle donne.

La Regione Lazio è da sempre impegnata in programmi di screening con inviti attivi rivolti ai cittadini. Grazie a queste campagne le persone ricevono una lettera di invito per sottoporsi ai test necessari alla prevenzione. Spesso questi inviti vengono sottovalutati, sia per paura o per scarsa conoscenza dell’argomento.

La prevenzione non deve far paura. Per questo motivo l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata ha realizzato un video per sensibilizzare e  promuovere lo screening del tumore al colon-retto e come aderire alla campagna di prevenzione della Regione Lazio. Si ringrazia il Prof. Emilio Di Giulio, direttore dell’Unità Operativa Semplice di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’Ospedale IDI-IRCCS di Roma, uno dei protagonisti del filmato.

 

Il tumore del colon-retto

Questo tipo di tumore spesso si sviluppa a seguito dell’evoluzione di lesioni benigne, come i polipi adenomatosi, nella mucosa dell’intestino, richiedendo un periodo significativo di 7-15 anni per trasformarsi in forme maligne.

Per lo screening del tumore del colon-retto, vengono utilizzati principalmente due test:

  • la ricerca di sangue occulto nelle feci (SOF)
  • la rettosigmoidoscopia

Il test più comune è la ricerca del sangue occulto, eseguito ogni 2 anni nelle persone tra i 50 ei 69 anni. L’esame è molto semplice, con la raccolta di un piccolo campione di feci effettuata a casa, seguita dalla ricerca di tracce di sangue non visibili a occhio nudo. Inoltre, questo test non richiede restrizioni dietetiche prima dell’esecuzione.

La rettosigmoidoscopia è un esame endoscopico eseguito una sola volta tra i 58 ei 60 anni. Questo esame consente la visualizzazione diretta dell’ultima parte dell’intestino, dove si sviluppa la maggior parte dei tumori del colon-retto.

La presenza di tracce di sangue può essere un segnale di tumori o polipi che potrebbero degenerare in futuro. In caso di risultati positivi alla ricerca del sangue occulto nelle feci o alla rettosigmoidoscopia, i programmi di screening prevedono una colonscopia approfondita, che consente di esaminare l’intero colon-retto. La colonscopia non solo è un efficace strumento diagnostico ma anche terapeutico, in quanto consente la rimozione dei polipi durante la procedura stessa.

Dopo la rimozione, i polipi vengono analizzati e, in base al numero, alle dimensioni e alle caratteristiche delle cellule, vengono avviati percorsi terapeutici e di controllo personalizzati.

#Andrologia
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Caricato il 15 Settembre, 2023
Durata 4 min e 33 sec

La prevenzione andrologica riguarda tutte le età e le tappe della vita e passa attraverso l’individuazione e la correzione  dei fattori di rischio, la diagnosi precoce delle condizioni potenzialmente curabili, la promozione di stili di vita corretti e di comportamenti sicuri.

E’ fondamentale rivolgersi ad un andrologo per prevenire, diagnosticare e trattare le patologie che colpiscono non solo il sistema riproduttivo maschile ma anche le complicanze sistemiche, metaboliche, cardiovascolari, ovvero dell’intero organismo, derivanti o associate a un malfunzionamento delle ghiandole sessuali maschili.

Il Dott. Carmine Bruno, andrologo ed endocrinologo dell’Istituto Dermopatico dell’Immacolata, ci spiega l’importanza della prevenzione andrologica e illustra insieme alla Dott.ssa Cristina De Leo, microbiologa dell’IDI, il nuovo esame all’avanguardia del liquido seminale, disponibile presso l’Istituto, in grado di rilevare in maniera estremamente precisa tutti i parametri e la morfologia stessa degli spermatozoi.

Prevenzione andrologica: le principali patologie 

Negli ultimi decenni si è assistito ad un progressivo peggioramento del potenziale di fertilità maschile nel mondo occidentale, accompagnato ad una significativa riduzione del tasso di natalità; sono state individuate diverse possibili cause, tra le quali l’impatto dell’inquinamento ambientale che influenza negativamente i meccanismi endocrini che regolano l’attività delle ghiandole riproduttive di ambo i sessi, ma anche il deterioramento degli stili di vita, l’aumento di incidenza di altre condizioni patologiche potenzialmente associate, come l’obesità ed il diabete, sempre più presenti anche in età infantile ed adolescenziale.  

L’infertilità, che riguarda sempre la coppia e non solo uno dei componenti, i disturbi della sfera sessuale, come ad esempio da disfunzione erettile, i disturbi endocrini e metabolici che influiscono sulla funzione testicolare o che derivano da una disfunzione testicolare, le malattie sessualmente trasmesse, un campo dove tutt’ora c’è insufficiente consapevolezza ed informazione ma che possono avere un impatto significativo in termini di salute, non solo riproduttiva.

Il primo strumento a cui ricorrere è l’esame clinico e la raccolta dell’anamnesi, ossia della storia clinica del paziente, dei suoi fattori di rischio; delle caratteristiche cliniche individuabili con la semplice visita medica andrologica; ci sono, poi, gli esami di primo livello, come lo spermiogramma, l’esame colturale del liquido seminale, ovvero la ricerca di infezioni del tratto urogenitale maschile, l’esame ecografia dei testicoli e delle ghiandole accessorie prostata e vescichette seminali. Infine, gli esami ematochimici ed ormonali. 

All’IDI è possibile eseguire una consulenza andrologica che si può avvalere degli esami di primo livello, ed in particolare dello spermiogramma computerizzato che rappresenta la cartina al tornasole della salute riproduttiva maschile. Presso l’Istituto è possibile eseguire lo studio ecografico testicolare, penieno e prostato-vescicolare e trattare le principali patologie di interesse andrologico, come ad esempio il varicocele, avvalendoci della grande expertise dei nostri chirurghi vascolari. Nel solco della vocazione dermatolo-oncologica del nostro Istituto, all’IDI si eseguono anche consulenze di oncofertilità, al fine di informare i pazienti sull’impatto delle terapie oncologiche sulla propria salute sessuale e riproduttiva e fornire gli strumenti più adatti alla preservazione della fertilità in questi pazienti.

#MakeSenseCampaign
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Caricato il 11 Settembre, 2023
Durata 3 min e 30 sec

Dal 18 al 22 settembre torna la Make Sense Campaign, giunta alla sua XI edizione. La campagna europea di sensibilizzazione alla prevenzione dei tumori testa-collo, promossa in Italia dall’Associazione Italiana di Oncologia Cervico-Cefalica (AIOCC).
Anche l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata aderisce alla campagna con un open day il prossimo 22 settembre. In questa giornata, dalle 8 alle 14.30, verranno effettuate visite gratuite a tutti i soggetti che sospettino o siano a rischio di avere un tumore del cavo orale, faringe, laringe o collo.

Per prenotare la visita è possibile telefonare al numero 06 66464412 

Make Sense Campaign: 1 sintomo per 3 settimane, 3 settimane per la vita

Questo slogan racchiude una regola importante: monitorare un sintomo persistente per almeno 3 settimane. Questa è infatti una regola da tenere sempre a mente quando si tratta dei sintomi dei carcinomi cercivo-cefalici, spesso ignorati o associati a malattie stagionali come un comune mal di gola o un raffreddore. La tempestiva comprensione delle avvisaglie della malattie è cruciale per una diagnosi precoce, in presenza della quale il tasso di sopravvivenza sale all’80-90%, contro un’aspettativa di vita di soli 5 anni per coloro che scoprono la malattia in fase avanzata.

XI edizione Make Sense Campaign: 21 settembre open day all'IDI

Quali sono i sintomi?

  • Dolore alla lingua
  • Ulcere che non guariscono
  • Macchie rosse o bianche in bocca
  • Dolore alla gola
  • Raucedine persistente
  • Dolore e7o difficoltà a deglutire
  • Gonfiore del collo

L’importanza della prevenzione

L’Istituto Dermopatico dell’Immacolata è un importante centro di riferimento per la diagnosi e il trattamento delle patologie oncologiche cervico facciali. Inoltre, L’Istituto è l’unico centro a Roma in grado di utilizzare la ricerca e lo studio del Linfonodo Sentinella nei Tumori del cavo orale, che permette di evitare, nei tumori piccoli senza adenopatie clinicamente evidenti, il 70% di svuotamenti latero cervicali inutili, con minore morbidità per il paziente e con una stadiazione oncologica più approfondita.

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