Psoriasi

La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica con una prevalenza del 2% circa nella popolazione italiana ed un grande impatto sulla qualità di vita del paziente.
Si stima che nel mondo ci siano tra i 100 e i 125 milioni di persone affette da psoriasi e circa 1,5 milioni in Italia, ma il numero potrebbe essere sottostimato, in quanto le forme minime spesso non vengono diagnosticate.
Può colpire sia uomini che donne, indipendentemente dall'origine etnica. Ci sono generalmente due picchi di insorgenza tra i 16 e i 22 anni e tra i 57 e i 60 anni, ma può comparire a tutte le età, anche in età pediatrica.

 

PATOGENESI
Si tratta di una patologia complessa a patogenesi multifattoriale al cui sviluppo concorrono fattori genetici, immunologici ed ambientali.

  • Fattori genetici
    Circa la metà delle persone colpite riferisce familiarità per la psoriasi. Nei pazienti predisposti si verifica un’alterazione del sistema immunitario con un’alterata attività dei linfociti T, preposti alla difesa dell’organismo, che determinano la comparsa di infiammazione a livello cutaneo ed un aumentato turn over cellulare.
  • Fattori ambientali
    I fattori ambientali come lo stress (fisico o psicologico), un’infezione o l’assunzione di alcuni farmaci possono determinare la comparsa o la recidiva della psoriasi in soggetti geneticamente predisposti. Inoltre, i traumi di tipo fisico come una ferita, un’ustione o una cicatrice chirurgica possono provocare, anche a distanza di una o due settimane, la comparsa di chiazze psoriasiche, esattamente nelle sedi interessate dall'evento (il cosiddetto ‘fenomeno di Koebner’).
    L’abuso di alcool e di fumo sono fattori proinfiammatori e sono associati ad un peggioramento della psoriasi.

 

FORME CLINICHE
La psoriasi è classificata in diverse forme cliniche:

  • La Psoriasi a Placche è la più frequente: riguarda circa l'80-90% dei casi e si presenta con placche ispessite di colore rosso, ricoperte da squame bianche che possono localizzarsi su tutte le sedi corporee. Le sedi più frequenti sono le ginocchia, i gomiti, i glutei ed il cuoio capelluto. Talvolta le placche possono causare prurito, soprattutto se coinvolgono il cuoio capelluto o bruciore, se sono molto infiammate.
  • La Psoriasi Guttata è la forma più frequente durante l'infanzia o l’adolescenza e può manifestarsi in seguito ad infezioni, soprattutto faringiti da Streptococco. E’ caratterizzata da piccole macchie eritematose con fine desquamazione di pochi cm di diametro che possono comparire in modo eruttivo su tutto il tronco e gli arti.
  • La Psoriasi Inversa si localizza a livello delle pieghe cutanee (ascellari, sottomammarie, addominale, inguinale) e si presenta con lesioni di colore rosso brillante, lisce e lucide, talvolta associate ad essudazione e sovrainfezione micotica.
  • La Psoriasi Pustolosa è una forma rara ed è caratterizzata da pustole sterili che possono essere localizzate solo a livello palmo plantare (psoriasi pustolosa palmo plantare) o diffondersi su tutto il corpo (psoriasi pustolosa generalizzata).
  • La Psoriasi Eritrodermica è la forma più severa: è caratterizzata da rossore e desquamazione diffusi su tutto il corpo, che provocano prurito, bruciore e talvolta si associa a stato febbrile.

 

COMORBIDITÁ 
La psoriasi non è solo una patologia cutanea, ma rientra tra le patologie infiammatorie sistemiche e può essere associata a numerose comorbidità.
Nel 30-40% dei pazienti si può associare alla comparsa di artrite psoriasica. L’artrite psoriasica è un’artrite infiammatoria caratterizzata dalla comparsa di dolore articolare e rigidità mattutina: può colpire tutte le articolazioni, ma più frequentemente interessa le piccole articolazioni delle mani e dei piedi, i polsi, le caviglie e le articolazioni sacro-iliache. L’artrite psoriasica spesso compare dopo le manifestazioni cutanee, ma talvolta può precedere l’esordio della psoriasi. L’artrite psoriasica non curata può portare alla deformazione delle articolazioni, più frequentemente a carico di mani, piedi e ginocchia, causando dolore, gonfiore ed impotenza funzionale.
Le forme severe di psoriasi determinano la comparsa di uno stato di infiammazione sistemica e sono associate anche ad un aumento significativo del rischio di malattie cardiovascolari, come infarto del miocardio e ictus cerebrale.
Esiste inoltre una correlazione bidirezionale tra la psoriasi e l’obesità: da un lato la psoriasi aumenta il rischio di sindrome metabolica e comparsa di obesità centrale con aumentato rischio di diabete e dislipidemia; dall’altro il tessuto adiposo favorisce l’infiammazione sistemica aumentando la severità della psoriasi.
Infine, in alcuni pazienti può essere associata anche a disturbi psichiatrici come ansia e depressione in quanto la psoriasi determina un forte impatto sulla qualità di vita, avendo conseguenze negative sulle relazioni sociali.

 

DIAGNOSI
La diagnosi di psoriasi è una diagnosi clinica: nella maggior parte dei casi la diagnosi della malattia avviene con un accurato esame clinico, basandosi sull’aspetto delle lesioni cutanee e della localizzazione.
Nei casi dubbi la valutazione clinica può essere supportata da una biopsia cutanea e da un esame istologico per confermare la diagnosi o escludere altre condizioni che possono mimare la psoriasi (eczema, lupus eritematoso, pitiriasi rosea etc.)

 

TRATTAMENTO
Attualmente esistono diverse strategie terapeutiche per la psoriasi che comprendono le medicazioni topiche, la fototerapia, i farmaci sistemici assunti per via orale o iniettiva e i più recenti farmaci biologici.
Ad oggi non ci sono terapie risolutive ma con un approccio terapeutico adeguato, è possibile ottenere una completa e duratura remissione delle manifestazioni cutanee ed articolari.
La scelta del trattamento è personalizzata e varia a seconda della severità della patologia cutanea, dell’impatto sulla qualità di vita, dell’eventuale presenza di artrite psoriasica e /o altre comorbidità.
La terapia topica si utilizza principalmente nelle forme lievi di psoriasi: si basa sull’utilizzo di farmaci applicati localmente sulle singole lesioni cutanee, come creme emollienti e cheratolitiche che riducono la desquamazione e lo spessore delle placche o creme antinfiammatorie a base di corticosteroidi, spesso associate a derivati della vitamina D ( calcipotriolo).
In caso di mancata risposta, si può associare una terapia sistemica o la fototerapia (con lampade UVB a banda stretta) o la PUVA terapia.
La fototerapia (UVB a banda stretta) utilizza radiazioni ultraviolette di tipo B a 311 nm. I trattamenti PUVA utilizzano radiazioni ultraviolette di tipo A, associate all’applicazione di psoralene, un composto che rende la pelle più sensibile a questa lunghezza d'onda 2 ore prima della esposizione alla lampada.
La psoriasi da moderata a grave richiede una terapia sistemica. I farmaci sistemici di prima linea sono i seguenti: metotrexato, ciclosporina, acitretina e dimetilfumarato. Nei pazienti che non rispondono alla terapia sistemica o presentano controindicazioni alle terapie di prima linea si utilizzano i farmaci biologici.
I farmaci biologici sono farmaci innovativi, che agiscono direttamente sulle citochine infiammatorie che sono alla base della patogenesi della psoriasi e dell’artrite psoriasica. Ad oggi esistono diverse classi di farmaci, somministrati a domicilio per via sottocutanea. Tali farmaci sono prescrivibili solo nei centri ospedalieri dedicati al trattamento della psoriasi. I farmaci biologici finora utilizzati per il trattamento della psoriasi sono: farmaci anti TNF alfa (etanercept, adalimumab, certolizumab), farmaci anti IL12-23 (ustekinumab), farmaci anti IL 17 / IL17R ( secukinumab, ixekizumab, brodalumab), farmaci anti IL23 (guselkumab, risankizumab, tildrakizumab). Oltre ai farmaci iniettivi, sono ad oggi disponibili anche farmaci orali come l’apremilast, efficace sia per la psoriasi che per l’artrite psoriasica.
1.6 Quando rivolgersi all’ambulatorio Psoriasi?
Se hai una diagnosi di psoriasi o sospetti di avere questa malattia, può rivolgerti al nostro ambulatorio dedicato.
L’ambulatorio Psoriasi dell’IDI è dedicato alla cura dei pazienti affetti da psoriasi ed artrite psoriasica.
E’ attivo di mattina dal martedì al venerdì e l’accesso è solo su prenotazione.
Nell’ambulatorio Psoriasi si effettuano visite specialistiche per valutare la severità della malattia cutanea ed articolare, l’impatto della malattia sulla qualità di vita e le eventuali comorbidità dei pazienti per impostare un protocollo di cura personalizzato. In caso di interessamento articolare il paziente viene indirizzato ad effettuare una consulenza reumatologica presso l’ambulatorio Reumatologico dell’IDI.
Ai pazienti con psoriasi moderata-severa vengono richiesti esami strumentali e di laboratorio per valutare un’eventuale terapia con farmaci sistemici o biologici. I pazienti in terapia con farmaci sistemici o biologici sono sottoposti a visite di controllo regolari per il monitoraggio clinico e terapeutico.
Inoltre l’attività dell’ambulatorio Psoriasi è integrata con quella della Ricerca dell’Istituto (CRI-PSO) per la pubblicazione di lavori scientifici sull’efficacia e la sicurezza dei nuovi trattamenti, su studi di farmacogenomica e sull’impatto sulla qualità di vita di questa patologia.

Chiazze arrossate e in leggero rilievo, coperte da squame più chiare;

Le malattie reumatiche sono la causa più nota e comune di malattie croniche.

Si tratta di patologie a carico dell’apparato osteo-articolare che interessano le articolazioni e le strutture correlate.

Il sintomo costante e più evidente di queste patologie è rappresentato dal dolore.

Negli ultimi anni sono state messe a punto terapie farmacologiche innovative in grado di indurre la remissione della malattia.

La conoscenza e l’informazione sono indispensabili per arrivare ad una diagnosi precoce per impostare le terapie appropriate.

La visita reumatologica si occupa della diagnosi e dell’individuazione della terapia delle più comuni patologie reumatiche:

  • Artrosi;
  • Artrite Reumatoide;
  • Artrite Psoriasica;
  • Artrite associata alle malattie infiammatorie dell’intestino;
  • Spondilite Anchilosante;
  • Artriti Reattive;
  • Fibromialgia;
  • Osteoporosi;
  • Gotta e altre artriti da microcristalli;
  • Polimialgia reumatica;
  • Malattie dell’osso (Osteoporosi, Morbo di Paget osseo);
  • Malattie del Connettivo;

 

Le terapie iniettiva intra-articolare e periarticolare svolgono un ruolo importante nella gestione delle malattie reumatiche. La metodica iniettiva rappresenta ormai una strategia terapeutica.

Le sostanze utilizzate sono molteplici: corticosteroidi, acido ialuronico, FANS.

La terapia trova indicazione nelle seguenti condizioni:

  • Artrosi (malattia degenerativa che interessa le articolazioni);
  • Fibromialgia (sindrome dolorosa e di rigidità muscolare diffusa);
  • Sindromi dolorose miofasciali;
  • Artriti e periartriti scapolo-omerali;
  • Tendinite, Fascite, Borsite (infiammazione di tendini, fasce, borse)
  • Epicondiliti (gomito doloroso).

L’indicazione più comune per la terapia infiltrativa è l’Osteoartrosi. In questo caso viene comunemente utilizzato l’acido ialuronico. Le infiltrazioni di acido ialuronico permettono di iniettare il farmaco direttamente nell’articolazione e di raggiungere il sito lesionato con la giusta concentrazione di principio attivo. L’acido ialuronico riduce il dolore e modula il processo infiammatorio causati dall’artrosi, ripristina l’equilibrio biologico e grazie alla sua azione visco-suppletiva migliora la meccanica dell’articolazione. Le articolazioni comunemente trattate sono spalla e ginocchio. L’iniezione viene eseguita ambulatorialmente.

 

Nell’ambulatorio di Dermatologia Clinica si effettuano visite inerenti patologie di cute, mucose e annessi cutanei (capelli, peli, unghie). Rappresenta il primo livello di valutazione specialistica e vengono impostati i protocolli diagnostico-terapeutici.

La visita dermatologica ha come obiettivo diagnosticare e trattare le patologie cutanee (dermatite, eczema, orticaria, eritema, acne, psoriasi, vitiligine, disturbi degli annessi cutanei) o per monitorare l’eventuale evoluzione di una patologia cutanea già diagnosticata.

Nella prima parte della visita viene eseguita l’anamnesi del paziente, raccogliendo le informazioni riguardanti la storia e lo stile di vita del paziente e la patologia.

Nella seconda parte il medico specialista passerà a esaminare le manifestazioni cutanee che hanno spinto il paziente a sottoporsi alla visita, prescrivendo una cura o richiedendo eventualmente esami strumentali quali: test allergologici; tampone cutaneo, biopsia cutanea e del sangue.