Sindrome di Brugada

La sindrome di Brugada prende il nome dal medico, Pedro Brugada, che l’ha scoperta nel 1992. Si tratta di una patologia che consiste in un’alterazione genetica del ritmo cardiaco, associata a un rischio relativamente alto di morte improvvisa nei giovani e, occasionalmente, in bambini e neonati. La sindrome colpisce 5 persone su 10.000: quindi la probabilità di trasmettere la patologia è del 50% ad ogni gravidanza.

La patologia si manifesta con palpitazioni, sincope (svenimento), aritmie ventricolari e, nei casi più gravi, un vero e proprio arresto cardiaco. La malattia è caratterizzata da un particolare tracciato elettrocardiografico, ma è spesso silente. L’età media al momento della diagnosi iniziale o morte improvvisa è 40 anni. Non mancano casi in cui alcuni soggetti rimangono asintomatici lungo tutto l’arco della vita, e pur avendo un cuore morfologicamente sano, muoiono improvvisamente nel giro di poche settimane dalla scoperta della malattia.