Idrosadenite Suppurativa

L’Idrosadenite Suppurativa (IS) è conosciuta anche come Acne Inversa o Malattia di Verneuil. È una malattia cronica infiammatoria, che è inserita nel vasto gruppo delle “Malattie Autoinfiammatorie”, patologie dovute ad una disregolazione della “immunità innata”. La IS si manifesta generalmente dopo la pubertà (ma può comparire a qualsiasi età), ha una prevalenza di circa lo 1% nella popolazione europea, 1/3 dei casi presentano familiarità ed è più frequente nelle donne (rapporto donna/uomo 2/1-5/1).
Clinicamente è caratterizzata dalla comparsa di comedoni (caratteristici i doppi comedoni), papulo- pustole, noduli, ascessi, tragitti fistolosi ed esiti cicatriziali, che si localizzano classicamente nelle zone delle pieghe cutanee (ascelle, inguine, pieghe sottomammarie, pieghe interglutee), aree dove sono più abbondanti le ghiandole apocrine; tuttavia, le lesioni possono evidenziarsi anche sui glutei e sul torace (anteriormente e sul dorso). Nella fase iniziale le lesioni sono sterili, ma successivamente vanno spesso incontro a infezioni batteriche. Le manifestazioni hanno andamento ciclico con fasi di esacerbazioni e di remissioni.
La IS può avere vari gradi di gravità: sono state elaborate scale di valutazione della gravità di malattia, tra le quali le più utilizzate sono quelle di Hurley e di Sartorius. Questa malattia non è solo cutanea, ma ormai è considerata da molti una malattia sistemica, poiché è associata alla sindrome metabolica (obesità, ipertensione, diabete mellito di II tipo, dislipidemia), ad un aumento del rischio di malattie cardio-vascolari, allo sviluppo di neoplasie, amiloidosi sistemica e disturbi neuro-psichiatrici gravi. Le persone affette da questa grave patologia hanno una forte riduzione della qualità della vita, che è stata dimostrata in molte pubblicazioni e misurata con vari questionari di valutazione.

 

QUALI SONO LE CAUSE DELL'IDROSADENITE SUPPURATIVA?
Attualmente non si conoscono molto chiaramente le cause della IS. Tuttavia, si presume che la rottura del follicolo pilifero, favorita dalla occlusione causata dalla obesità, determini, con l’immissione nel tessuto circostante di materiali infiammatori, l’attivazione di cellule dendritiche e monociti; queste cellule produrrebbero varie citochine, le quali non essendo modulate a causa del difetto intrinseco che esiste in questa patologia, portano all’attivazione dei circuiti dell’autoinfiammazione con conseguente comparsa delle lesioni cutanee.

 

COME SI CURA L'IDROSADENITE SUPPURATIVA?
Attualmente non esiste una terapia medica risolutiva per la IS. Comunque, esistono diversi farmaci che vengono utilizzati variamente a secondo della gravità della malattia e sono stati elaborati degli algoritmi da seguire. Nelle forme lievi il Solfato di zinco e l’acitretina possono essere utili; nelle forme più impegnative si usano antibiotici (rifampicina associata a clindamicina), dapsone e ciclosporina; in caso di fallimento di queste cure si può utilizzare il farmaco biologico adalimumab. Tuttavia, nella maggior parte dei casi si deve ricorrere alla chirurgia per eliminare gli ascessi e le fistole, localizzati nelle zone ricche di ghiandole apocrine.

 

L'ALIMENTAZIONE INFLUISCE SUL DECORSO DELLA MALATTIA?
Anche se a tutt’oggi non vi siano studi che dimostrano l’associazione alimenti – malattia, sicuramente una dieta sana può influire in maniera positiva sull’andamento della malattia e contribuisce alla perdita di peso, agendo indirettamente su alcune delle cause della IS.

 

RACCOMANDAZIONI PER UNA DIETA SANA

  • Privilegiare legumi, frutta e verdura (almeno 5 porzioni al giorno).
  • Mangiare più pesce (specialmente pesce azzurro) invece che carne
  • Diminuire il consumo di sale, cibi processati (es. insaccati), cibi e bevande troppo zuccherate, bevande alcoliche.

 

QUALI DETERGENTI UTILIZZARE?
Evitare detergenti aggressivi in quanto stimolano la ghiandola Apocrine e peggiorano lo stato della malattia. Utilizzare detergenti a pH acido o con clorexidina a bassa concentrazione. L’idrosadenite suppurativa non è comunque causata da una scarsa igiene personale.

 

QUALI DEODORANTI E PROFUMI?
Utilizzare deodoranti all’Allume di Potassio (Cristalli di Rocca). I profumi possono essere utilizzati, evitando le zone colpite dalla malattia.

 

COME TRATTARE GIORNALMENTE LE LESIONI?
Detergere la parte colpita tamponando con un batuffolo imbevuto con Amuchina diluita al 3%; sempre tamponando asciugare la parte e successivamente applicare un gel a base di Clindamicina o soluzione a base di Rifamicina. Evitare l’uso di creme.

 

CI SONO INDUMENTI CHE DEVONO ESSERE EVITATI?
SI, è opportuno evitare indumenti aderenti, perché favoriscono l’occlusione del follicolo pilifero. Prediligere indumenti intimi in Cotone Bianco.

 

LA DEPILAZIONE É CONTROINDICATA?
I trattamenti di depilazione definitiva con il laser portano ad una riduzione progressiva e permanente del follicolo pilifero, sede dell’insorgenza della malattia, e prevengono quindi le recidive. I migliori risultati si ottengono nelle regioni glutee e sul dorso.

 

ALTRE RACCOMANDAZIONI
Evitare il fumo e l’esposizione al sole.

L’Ambulatorio di idrosadenite suppurativa si occupa di questa malattia della pelle, conosciuta anche con il nome di acne inversa o malattia di Verneuil, che interessa l’epitelio del follicolo pilifero e, secondariamente, le ghiandole sudoripare apocrine.

Tale patologia si manifesta generalmente dopo la pubertà, ma può comparire a qualsiasi età, con un’infiammazione della pelle caratterizzata dalla comparsa di noduli sottocutanei infiammatori dolenti, comedoni, ascessi, tragitti fistolosi ed esiti cicatriziali. Generalmente gli ascessi si aprono (suppurano) favorendo la fuoriuscita di pus e di altro materiale organico. Le lesioni interessano prevalentemente le pieghe cutanee (ascelle, inguine, regione sottomammaria e interglutea). Tuttavia, tali lesioni possono manifestarsi anche ai glutei e al tronco. Attualmente esistono diverse strategie per la terapia dell’idrosadenite suppurativa che comprendono le medicazioni topiche, i farmaci assunti per via orale, fino ad arrivare ai più recenti farmaci biologici.

Nella cura di tale patologia è necessario un approccio multidisciplinare in quanto il dermatologo, una volta definita la diagnosi, può avvalersi del consulto del chirurgo plastico (per l’eventuale rimozione chirurgica di aree cutanee infiammate), del radiologo (per l’esecuzione dell’ecografie o di altre indagini radiologiche), del dietologo, dello psicologico e, in caso di necessità, di altri specialisti.

Nel nostro ambulatorio verrà effettuata la visita dermatologica specialistica al fine di inquadrare il paziente e di prescrivere la terapia più adeguata; in caso di necessità, il nostro Istituto si avvale dell’ausilio del Day Hospital e del reparto di Dermatologia. Inoltre, l’attività ambulatoriale è integrata con quella della Ricerca dell’Istituto rivolta allo studio scientifico di tale patologia.

Nell’ambulatorio di Dermatologia Clinica si effettuano visite inerenti patologie di cute, mucose e annessi cutanei (capelli, peli, unghie). Rappresenta il primo livello di valutazione specialistica e vengono impostati i protocolli diagnostico-terapeutici.

La visita dermatologica ha come obiettivo diagnosticare e trattare le patologie cutanee (dermatite, eczema, orticaria, eritema, acne, psoriasi, vitiligine, disturbi degli annessi cutanei) o per monitorare l’eventuale evoluzione di una patologia cutanea già diagnosticata.

Nella prima parte della visita viene eseguita l’anamnesi del paziente, raccogliendo le informazioni riguardanti la storia e lo stile di vita del paziente e la patologia.

Nella seconda parte il medico specialista passerà a esaminare le manifestazioni cutanee che hanno spinto il paziente a sottoporsi alla visita, prescrivendo una cura o richiedendo eventualmente esami strumentali quali: test allergologici; tampone cutaneo, biopsia cutanea e del sangue.